giovedì 10 marzo 2011

il crimine fa scena!

Stasera, come le scorse cinque sere, non sono tornato a cena dalla mia famiglia. Potrebbe sembrare che il mio lavoro di sbirro della "mobile"  sia impagabile e spinto oltre la più alta dedizione. La realtà è altra: siamo disorganizzati!
Nonostante anni di esperienza nella lotta al crimine ancora non riusciamo ad aver un'organizzazione ben oliata che ci consenta di scandire il lavoro in turni. Facciamo tutto insieme e lo facciamo tutti nello stesso momento.
In questo istante per un banale caso di scippo finito quasi in tragedia (la vittima - una commessa di profumeria - è finita in coma dopo che aveva provato a resistere al suo scippatore che non contento - il bastardo - di averle zottato l'Iphone l'ha stirata con lo scooter mandandola in coma) siamo in 18 a lavorare, e lo facciamo senza sosta da quasi due giorni.
Sì, la cosa ha fatto inalberare tutti! Cittadini, commercianti, il Sindaco, tutti! La sicurezza dov'è finita? si domandano. E così cerchiamo un colpevole, uno qualsiasi.
Oggi pomeriggio un testimone (oculare, va precisato, anche se è l'unico tipo di testimone che abbia mai conosciuto dopo 18 anni di questo lavoro dopante) ci indica un clochard, sì un barbone.
è stato lui! dice il capo, e giù tutti a costruirgli intorno una storia credibile da portare al Pubblico ministero.
Sono le 11 e mezza (23 e 30 si intende) ed ancora non abbiamo le idee chiare ma entro un paio d'ore, il capo convincerà un PM distratto dalla legge che lo sta per riformare suo malgrado,che è giusto e opportuno fermare (per noi fermare è arrestare) 'sto morto di fame.
Domani, se non lavoro, vi racconto i particolari.